CITTÀ: FARE, DISFARE, RICREARE…


CITTADINI ATTIVI


Riflessione sullo slogan

Premessa

 “L’uomo di oggi è il cittadino della grande nazione dell’umanità”. Maria Montessori

Il pensiero della Montessori è in linea con l’idea di scuola come luogo di incontro e di crescita di persone.  La scuola si fa promotrice di una collaborazione costante con la famiglia e con la realtà esterna, per favorire il riconoscimento dei diversi ruoli, con l’intento di supportarsi vicendevolmente nel perseguimento delle comuni finalità educative. La Montessori aggiunge: “Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie…”.                                                             

Nella società attuale risulta fondamentale scoprire e vivere i propri diritti e i propri doveri, crescere nelle competenze di cittadinanza per poter essere dei cittadini attivi e per poter portare un cambiamento tangibile nel mondo, a partire dal proprio territorio.

Anche Papa Francesco richiama a un ruolo attivo come cittadini: “Per favore, non guardate dal balcone la vita, ma impegnatevi, immergetevi nell’ampio dialogo sociale e politico. Le vostre mani  edifichino  una città costruita su rapporti in cui l’amore di Dio è il fondamento e così sarete liberi di accettare le sfide dell’oggi, di vivere i cambiamenti e le trasformazioni. […] Dovunque voi siate, non costruite mai muri né frontiere, ma piazze e ospedali da campo”(Papa Francesco al Convegno Ecclesiale di Firenze).

Nei documenti ministeriali l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione viene definito trasversale. Le Linee Guida del 2019, ponendo a fondamento dell’educazione civica la conoscenza della Costituzione Italiana, la riconosce non solo come norma cardine del nostro ordinamento, ma anche come criterio per identificare diritti, doveri, compiti, comportamenti personali e istituzionali, finalizzati a promuovere il pieno sviluppo della persona e la partecipazione di tutti i cittadini all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. [...]. Nell’articolo 7 della Legge è affermata “la necessità che le istituzioni scolastiche rafforzino la collaborazione con le famiglie al fine di promuovere comportamenti improntati a una cittadinanza consapevole, non solo dei diritti, dei doveri e delle regole di convivenza, ma anche delle sfide del presente e dell’immediato futuro,...”. La norma richiama il principio della trasversalità del nuovo insegnamento, anche in ragione della pluralità degli obiettivi di apprendimento e delle competenze attese, non ascrivibili a una singola disciplina e neppure esclusivamente disciplinari; il fine dovrà essere quello di  creare un terreno di esercizio concreto per sviluppare “la capacità di agire da cittadini responsabili e di partecipare pienamente e consapevolmente alla vita civica, culturale e sociale della comunità” (articolo 1, comma 1 della Legge). Ogni disciplina diventa quindi, di per sé, parte integrante della formazione civica e sociale di ciascun alunno. 

Tra l’uomo e la città esiste un rapporto di reciprocità, al punto che cambiare città alle volte significa cambiare stile di vita. Per questo, guardando una città ci si dovrebbe chiedere “Cosa c’è sotto?”; bisognerebbe scoperchiarla per poter vedere i movimenti che di giorno e di notte generano il suo rumore di fondo, la vita. Più che una cornice o una facciata, la città è allora un ingranaggio, spazio e tempo nel quale si realizzano processi. La realtà e tutto ciò che i piccoli stanno vivendo in questo tempo storico, è l’insieme di domande, aspettative, sogni, difficoltà, disagi, aspirazioni, interessi che emergono dall’osservazione del loro mondo.

La proposta formativa di questo anno scolastico vorrebbe coinvolgere gli alunni nella riscoperta del proprio paese e di Calcio, paese della scuola, partendo dal suo passato, attraversando il presente e proiettandoli verso il futuro. Un percorso dall’io all’altro, alla scoperta della bellezza del fare insieme impegnandosi sul proprio territorio. In che modo? Come dice lo slogan, facendo, disfando e ricreando, impegnandosi a vivere da CITTADINI ATTIVI. La tematica della cittadinanza attiva sarà il filo rosso che unirà ogni proposta formativa e didattica, calandosi agilmente nelle varie discipline e intrecciandosi magicamente con la realtà del territorio. Naturalmente sarà fondamentale la scoperta dei luoghi del paese, delle persone e dei loro ruoli e la collaborazione con le altre agenzie educative o le associazioni.                                                                                                                                  

Il collegio dei docenti ha stabilito i seguenti bimestri di lavoro:

Primo Bimestre

Settembre-Ottobre: MI SCOPRO: DA DOVE VENGO? CHI SONO?

Accoglienza (campetto e arrivo messaggio in bottiglia – Il postino dei messaggi in bottiglia)

Scuola in Montagna (lavori antichi)

Transumanza

La giornata dei nonni (la città degli aquiloni)

Secondo bimestre

Novembre-Dicembre: NON SONO SOLO

Giornata dei diritti (diritti in gioco)

Giornata della disabilità

Natale

Terzo bimestre

Gennaio-Febbraio - Marzo: METTIAMOCI IN GIOCO PER LA CITTÀ

Luoghi di integrazione Associazioni

Giornata della memoria 

Giornata contro Bullismo

Carnevale  Pasqua

Quarto bimestre

Aprile – Maggio - Giugno: SIAMO CITTÀ VIVA

La piazza 

Giornata della Terra 

Patrono 

Festa della scuola

Esperienze significative

Progetti:

  • Tempi liturgici - dicembre 2021 - aprile 2022 - santi patroni (cfr. progetti d'istituto)

  • Progetto musicale “Stiamo sulle corde” (cfr. progetti di scuola)

  • Clil – tutto l’anno (cfr. Laboratorio)

 
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