Le Indicazioni Nazionali ci dicono che “le domande dei bambini richiedono un atteggiamento di ascolto costruttivo da parte degli adulti, di rasserenamento, comprensione ed esplicitazione delle diverse posizioni”, da ciò possiamo dedurre che la dimensione religiosa del bambino/a è importante per la sua crescita globale come persona.

Nella Scuola dell’Infanzia i bambini/e hanno molte occasioni per prendere coscienza della propria identità, per scoprire le diversità, per apprendere le prime regole del vivere sociale, per riflettere sul senso e le conseguenze delle loro azioni. Durante questi anni il bambino/a osserva la natura e gli esseri viventi, osserva l’ambiente che lo circonda e coglie le diverse relazioni tra le persone. Raccoglie discorsi circa gli orientamenti morali, il cosa è giusto e cosa è sbagliato, il valore attribuito alle pratiche religiose. Si chiede dov’era prima di nascere e, se e dove, finirà la sua esistenza. Pone domande sull’esistenza di Dio, la vita e la morte, la gioia e il dolore. È incontestabile il fatto che ogni bambino/a, sia pure a livelli diversi, si incontra ogni giorno con molteplici gesti e segni della realtà religiosa cristiano-cattolica. Tutto ciò suscita dei perché che esigono risposte serie e vere. Nasce, allora, l'esigenza di precisare il taglio specifico con il quale si propone l'insegnamento della religione cattolica (IRC) nella Scuola. L'IRC si colloca nel “vissuto” religioso dei bambini/e e promuove la conoscenza della realtà religiosa che li circonda, in conformità alla dottrina della Chiesa. L’IRC non presuppone o richiede adesioni di fede perché è una formazione educativa che, insieme ad altre proposte della scuola, accompagna il bambino/a a scoprire se stesso e gli altri, uscire dall'egocentrismo, lo stimola all'incontro, all'apertura verso l'altro e la sua accettazione, alla fratellanza e all'amicizia.

L’insegnamento della Religione Cattolica contribuisce, in continuità con le esperienze educative che vengono proposte nella Scuola dell’Infanzia e in sintonia con la famiglia, alla crescita personale e in particolare della dimensione religiosa della personalità dei bambini/e che la frequentano. L'insegnante cerca di aiutare i bambini/e nel percorso personale di scoperta di sé, dell'altro, dei segni, dei simboli e dei significati della religiosità.

Il progetto ha lo scopo di sviluppare la conoscenza di sé, l'accettazione dell'altro e facilitare l'esperienza e la conoscenza del bambino/a rispetto alla figura di Gesù e di alcuni valori cristiani, in modo particolare verrà dato risalto ad alcune parabole che “raccontano” l’importanza di dare aiuto e aver cura dell’altro, elemento centrale nella progettazione di questo anno scolastico.

Finalità generale:

· Sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali;

· Promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza.

Obiettivi specifici:

Il sé e l’altro:

· Accogliere l’altro con fiducia e disponibilità;

· Comprendere che la capacità di amare dell’uomo è un dono del Padre;

· Scoprire che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome per iniziare a maturare il senso autonomo di sé e cominciare a sperimentare la relazione serena con gli altri.

Il corpo e il movimento:

· Esprimere con le parole e i gesti la propria esperienza religiosa per cominciare a manifestare con il corpo la propria interiorità e le proprie emozioni.

Immagini, suoni e colori:

· Riconoscere alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte) per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.

I discorsi e le parole:

· Ascoltare semplici racconti biblici e conoscere alcuni contenuti essenziali della religione cattolica per vivere un primo approccio alle tradizioni culturali di radice cristiana cattolica.


 
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